
Il nuovo presidente della Francia è Emanuel Macron. Stavolta i sondaggi ci hanno preso. Il leader di “En Marche” conquista il ballottaggio per le elezioni presidenziali francesi con il 66,06% delle preferenze, contro il 33,94% della sfidante Marine Le Pen.
Sono i dati definitivi pubblicati sul sito ufficiale del Ministero dell’Interno francese.
Il neo-presidente – che succede a Hollande – ha ottenuto 20.703.631 voti, mentre la leader del Front National si è fermata a 10.637.183. Macron ha sfiorato il 90% dei voti nel dipartimento di Parigi (89,68%), mentre la Le Pen ha riportato il successo solo in due dipartimenti, superando di poco il 50%: Aisne e Pas-de-Calais. Macron non ha ancora compiuto 40 anni e si è confermato punto di riferimento per tutta una generazione tra i 30 e i 40 anni.
Il primo discorso nella piazza del Louvre
Il neopresidente in tarda serata di ieri è arrivato sulla piazza del Louvre, nel cuore di Parigi, una piazza “né di destra, né di sinistra”, mano nella mano con la moglie Brigitte, per parlare ai militanti che lo attendevano per festeggiare il trionfo nel voto presidenziale. Ad accoglierlo le note della nona sinfonia di Beethoven, l’inno alla gioia, che è anche l’inno europeo.
“Stasera la Francia ha vinto”: queste le prime parole di Emmanuel Macron all’arrivo al Louvre, davanti all’enorme folla.
“Chi diceva ‘non è possibile’ – ha aggiunto – non conosce la Francia”. “Voglio esprimere un pensiero per Marine Le Pen, non fischiate, hanno espresso, una rabbia e una collera, va ascoltata…”, ha detto ancora aggiungendo “Farò di tutto affinché nei prossimi anni non ci sia nessun motivo per votare per gli estremi”.
“Libertà, Uguaglianza, Fraternità”
“La Francia e il mondo si aspettano da noi la difesa dello spirito dei Lumi, ovunque”. “Vi servirò in nome del nostro motto: Libertà, Eguaglianza, Fraternità, vi servirò sulla base della fiducia che mi avete attribuito, vi servirò con amore, viva la Repubblica, viva la Francia”, ha concluso così Macron il suo discorso.
Poco prima delle 23 Brigitte Macron è salita sul palco della piazza del Louvre per salutare i militanti che l’hanno accolta con un applauso, cantando la Marsigliese. Emmanuel Macron l’ha presa per mano e la nuova première Dame ha salutato tutti, mostrandosi commossa ed emozionata. Poi l’hanno raggiunta i tre figli con i 7 nipoti e amici della coppia Macron.
“Inizia una nuova era”: il messaggio su Twitter
“Oggi inizia una nuova era di speranza e fiducia per la Francia”: così su Twitter il nuovo presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron alla Afp, che lo riferisce in un tweet. “Difenderò l’Europa, la comunanza di destini che si sono dati i nostri popoli”, ha detto Macron aggiungendo: “Ricostruirò il legame tra l’Europa e i popoli che la compongono, tra l’Europa e i suoi cittadini”.
“Mi rivolgo a tutti voi – aveva detto il nuovo presidente francese -, qualunque sia stata la vostra scelta. Non nego le difficoltà economiche, sociali, l’abbattimento morale. In questo momento voglio rivolgere il mio saluto repubblicano al mio avversario, la signora Le Pen”. Dal suo quartier generale, Macron ha dichiarato di essere “cosciente delle divisioni che hanno portato a voti estremi” e di “rispettarle”.
Messaggi da tutto il mondo
Appena conosciuto l’esito del ballottaggio sono cominciati ad arrivare a Parigi messaggi di congratulazioni da tutto il mondo politico internazionale, a partire da quelli di Angela Merlel, di Donald Trump e dei vari rappresentanti dell’Europa.
“La vittoria di #Macron scrive una straordinaria pagina di speranza per la Francia e per l’Europa. #EnMarche! #incammino”: scrive, in un tweet, il segretario del Pd, Matteo Renzi. “La vittoria di Macron scrive una straordinaria pagina di speranza per la Francia e per l’Europa – ha scritto ancora su twitter Renzi -. #EnMarche! #incammino”.
“Emmanuel Macron ha vinto. Brinda la Francia e chi crede nell’Europa, nel libero mercato, nella solidarietà. Lo aspettiamo a Taormina al G7”: ha scritto il ministro degli Esteri Angelino Alfano su Twitter congratulandosi con il neopresidente francese.
“Evviva #Macron Presidente. Una speranza si aggira per l’Europa”: è il messaggio su Twitter del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
“Congratulazioni a Emmanuel Macron per la sua grande vittoria oggi come prossimo presidente di Francia. Non vedo l’ora di lavorare con lui!”. Lo ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha espresso su Twitter la sua soddisfazione per la vittoria di Emmanuel Macron. “È una boccata di aria fresca per la Francia e tutta l’Europa. Sono sicuro che lavoreremo insieme e a stretto contatto per cambiare il corso dell’Europa, ispirare i suoi popoli così da non vivere più l’incubo dell’estrema destra”.
Il successo di un partito nato un anno fa: le notizie del 7 maggio
Ha vinto Macron, con un partito creato appena un anno fa. La piazza davanti al Louvre è in festa. Alle 17 aveva votato il 65,3% degli aventi diritto. Una partecipazione inferiore a quella del primo turno, ma comunque consistente.
I sondaggi di alcuni siti belgi – che non dovevano rispettare il black out prima della chiusura dei seggi – davano Macron in vantaggio col 60%. Ma la realtà è andata oltre.
Chiuse le urne arrivano i primi exit poll da Parigi. Emmanuel Macron sarebbe presidente – se i dati saranno confermati – col 65,5% dei voti. Marine Le Pen avrebbe ottenuto il 34,1%. Ci sarebbe però un 20% che non è andato a votare e un 8% che ha votato scheda bianca.
Subito dopo la chiusura delle urne, Marine Le Pen è andata in tv per rivendicare gli 11 milioni di voti raccolti e riconoscere la vittoria di Macron. La Le Pen ha detto di avere telefonato al vincitore per congratularsi con lui.
Poi ha detto che farà una dura opposizione al vincitore. In basso la manchette d’apertura dell’autorevole Liberation, quotidiano di sinistra francese.
L’attacco degli hacker a “En marche”
Voto avvelenato dagli hacker in Francia, così come era già accaduto per le presidenziali Usa. Il finale della campagna elettorale a Parigi è stato avvelenato.
Con un annuncio a sorpresa lo staff di Macron ha denunciato un attacco di hacker “massiccio e coordinato”.
“Non si tratta in effetti di una semplice operazione di pirateria informatica – prosegue il comunicato di En Marche – ma di un tentativo di destabilizzare le elezioni presidenziali francesi”.
I seggi si chiudono nelle città tra le 19 alle 20. Dalle 20 sono previste le prime proiezioni. A mezzogiorno c’era una buona percentuale di votanti, pari al 28,23%.
Nella foto Macron e la moglie escono dal seggio elettorale circondati da fotografi e teleoperatori.
Rubati documenti e violate caselle di posta elettronica
Caselle di posta elettronica di vari responsabili del candidato all’Eliseo sono state piratate a partire da alcune settimane fa e “mail, documenti contabili, contratti etc..” sono stati pubblicati in rete.
I testi ‘rubati’ sono stati fatti circolare “insieme a falsi documenti per seminare il dubbio e la disinformazione”. Secondo la Bbc, sono stati pubblicati 9 gigabytes di dati da un utente anonimo.
Ma nei sondaggi cresce il vantaggio di Macron
Ma, nei sondaggi, il candidato di ‘En Marche!’, Emmanuel Macron, aumenta il suo distacco dalla Le Pen. Sul caso del ‘Macronleaks’ è stata aperta un’inchiesta.
Il presidente francese Francois Hollande ha detto che l’attacco hacker contro le mail dello staff del candidato alle presidenziali Emmanuel Macron non rimarrà “senza risposta”.
Hollande: “Le violazioni saranno perseguite”
In una dichiarazione all’Afp, Hollande ha sottolineato che “si sapeva che ci sarebbero stati questi rischi durante la campagna presidenziale poiché era già avvenuto altrove. Niente rimarrà senza risposta”.
Le rilevazioni della vigilia premiano Macron
Domani, domenica 7 maggio, si vota per le presidenziali francesi. Ultimo giorno di campagna elettorale in Francia e, nei sondaggi, il candidato di “En Marche!” aumenta il suo distacco dalla Le Pen
Stando a un sondaggio Elabe per BFM-TV, Macron è dato vincente al ballottaggio delle presidenziali francesi di domenica con il 62% dei voti, contro il 38% di Marine Le Pen.
Il dibattito televisivo ha avvantaggiato Macron
Il distacco aumenta di 3 punti rispetto alla precedente inchiesta, condotta prima del dibattito tv. Secondo il direttore degli studi degli studi politici dell’istituto Elabe, Yves-Marie Cann, l’aumento è dovuto principalmente alla crescente quota di elettori della sinistra radicale di Jean-Luc Melenchon che decidono di appoggiare Macron: “Il 54% di coloro che hanno votato per Melenchon esprimono un’intenzione di voto a favore di Emmanuel Macron. Sono 10 punti in più rispetto ad alcuni giorni fa”.
“Un ruolo importante” per il centrista Bayrou
Intanto Macron ha fatto sapere di voler dare “un ruolo importante” a Francois Bayrou se sarà eletto presidente: lo ha detto a radio Europe 1, che gli ha chiesto anticipazioni sulla squadra di governo. “Francois Bayrou avrà un ruolo importante, chiaramente, in quello che sarà il mio progetto se sarò eletto. Nel progetto di governo e in quello politico”.
Ha già scelto il futuro primo ministro, ma non ne rivela il nome
Bayrou, capo dei centristi MoDem, è stato l’alleato più importante di Macron, rinunciando alla corsa all’Eliseo per appoggiarlo. Macron ha detto di aver già “fatto la scelta” del primo ministro “in pectore” (dentro di sé, ndr) e che tale scelta sarà “annunciata dopo il passaggio dei poteri”.
Il candidato ha fornito un breve identikit del suo premier: “Avrà un’esperienza in campo politico e le competenze per dirigere una maggioranza parlamentare”.
Le notizie del 24 aprile, Macron e Le Pen al ballottaggio
Francia: il 7 maggio il ballottaggio per l’Eliseo sarà tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Quando lo spoglio delle schede è arrivato al 92%, il ministero dell’Interno francese comunica che il candidato indipendente è al 23,55%, la leader del Fn al 21,97.
A seguire Francois Fillon al 19,76%, poi Jean-Luc Melenchon al 19,51.
Le prime previsioni per il ballottaggio
Secondo un sondaggio Ipsos/sopra Steria realizzato per France Info, al ballottaggio Emmanuel Macron otterrebbe il 62% delle preferenze contro il 38% di Marine Le Pen.
Record assoluto di voti per il Front National, che sfonda la soglia dei 7 milioni di voti quando lo scrutinio è ancora all’80%. Per la prima volta nella storia della Quinta Repubblica in Francia, nessuno dei due candidati dei grandi partiti di centrosinistra – i socialisti – e di centrodestra – i Républicains – va al ballottaggio per l’Eliseo.
Il primo discorso del leader di En Marche
“Si volta oggi chiaramente pagina nella vita politica francese”: è la prima dichiarazione di Emmanuel Macron (nella foto qui sopra con la moglie Brigitte Trogneux, che è stata una sua professoressa e poi l’ha sposato). “Il Paese – dice il leader di En Marche nel suo primo discorso – sta attraversando un periodo inedito nella sua storia, con la crisi, il terrorismo e ha risposto nel modo migliore. Io – assicura Macron – voglio andare oltre i risultati di stasera e unire tutti i francesi. Porterò avanti l’esigenza di ottimismo e la speranza che noi vogliamo per il nostro Paese e per l’Europa. Spero tra 15 giorni di diventare presidente del popolo francese, dei patrioti, per farla finita con tutti i nazionalismi”.
“Oggi il popolo francese si è espresso. Nel momento in cui il nostro paese attraversa un periodo inedito della nostra storia, colpita dal terrorismo e dalle sofferenze economiche ha risposto nel più bello dei modi, andando a votare massicciamente e ha deciso di mettermi in testa al primo turno”.
Poi Emmanuel Macron ha ringraziato Francois Fillon e Benoit Hamon per aver dato ai loro sostenitori l’indicazione di votare per lui al ballottaggio del 7 maggio.
Marine Le Pen orgogliosa “con umiltà e riconoscenza”
Marine Le Pen, nel suo primo intervento dopo i risultati, ha così ringraziato: “Mi avete portato al secondo turno delle presidenziali. Ne sono onorata con umiltà e riconoscenza. Vorrei esprimere a voi elettori patrioti la mia più profonda gratitudine. È un risultato storico, un atto di fierezza di un popolo che solleva la testa, che confida nel futuro “.
“Io – ha proseguito la candidata del Front National – vi propongo l’alternanza fondamentale che fondi un’altra politica. Questo non accadrà con Macron, erede di Hollande e del suo quinquennato catastrofico. Il sistema – ha aggiunto – ha cercato in tutti i modi, anche i più contestabili, di soffocare questo grande dibattito politico. Adesso questo dibattito finalmente si farà. Sì, sono io la candidata del popolo”, ha concluso, scatenando gli applausi dei suoi militanti.
Fillon e Hamon invitano a votare Macron
Francois Fillon riconosce subito la sconfitta e invita gli elettori a votare per Emmanuel Macron contro Marine Le Pen.
“Questa sconfitta è la mia sconfitta”, ma prima o poi “la verità emergerà” ha detto il candidato dei Républicains alludendo al cosiddetto ‘Penelopegate’, lo scandalo della moglie pagata per fare la sua assistente con denaro pubblico, ma poco o mai vista in Parlamento. “L’estremismo porta solo disgrazie e divisioni”, ha detto.
Relegato a un misero 6,5% dalle prime proiezioni, il vincitore delle primarie socialiste, Benoit Hamon, ha riconosciuto l’insuccesso, invitando subito a “votare per Emmanuel Macron, anche se non è di sinistra, per battere Marine Le Pen. La sinistra non è morta”, ha detto.
“Ho fallito nell’evitare il disastro che si annunciava da anni, me ne assumo la responsabilità senza nascondermi”, ha aggiunto Hamon dal suo quartier generale a Parigi. “L’eliminazione della gauche a vantaggio dell’estrema destra è una pesante sconfitta elettorale, ma anche una sconfitta morale” ha continuato Macron. “La gauche deve ascoltare il vostro messaggio, basta con questa follia autodistruttiva, sono fiero della campagna che ho condotto. La sinistra non è morta”. Anche il primo ministro socialista, Bernard Cazeneuve, ha invitato ieri sera a votare al ballottaggio per Emmanuel Macron.
Jean-Luc Mélenchon non dà indicazioni di voto
Nessuna indicazione di voto per il secondo turno del 7 maggio da parte del candidato della sinistra alternativa, Jean-Luc Mélenchon (La France Insoumise), che ha ottenuto un risultato significativo, sfiorando il 20%. “Ognuno di noi sa, secondo coscienza, qual è il suo dovere”, ha concluso Mélenchon (nella foto qui sopra).
Stavolta gli exit poll hanno funzionato: le notizie del 23 aprile
Primi exit poll per la presidenziali francesi. Il candidato centrista Emmanuel Macron sarebbe in testa, insidiato da Marine Le Pen. Ma al etroz posto è molto vicino il cnadidato del centro-destra moderato Francoois Fillon. Nella notte gli scrutini diranno chi va al ballottaggio.
Macron, secondo questi exit poll, avrebbe il 23,7%, mentre la Le Pen sarebbe al 21,6, al terzo posto Francois Fillon col 20,3%. Ma si tratta sempre di exit poll, i voti reali potrebbero essere diversi, come ben si sa.
Le proiezioni danno Macron e Le Pen al ballottaggio
Le proiezioni confermano, in qualche modo, l’andamento degli exit poll e danno Macron al 23,7 %, Marine Le Pen 21,7 % e dunque, se le tendenze si consolideranno, il centrista e l’esponente di estrema destra duelleranno di nuovo per il ballottaggio il 7 maggio.
Secondo IfopOpinion, il conservatore Francois Fillon è arrivato al terzo posto con 20,3%, e Jean Luc Mélenchon, esponente dell’estrema sinistra al quarto con 19,6%. Lontanissimo il socialista “ufficiale” Hamon, che avrebbe raggiunto soltanto il 6 %.
Unidci candidati alla presidenza del dopo Hollande
Sono undici i candidati per l’undicesima elezione del capo dello Stato nella storia della Quinta Repubblica francese. A pronunciarsi sono chiamati oltre 45 milioni di elettori, ma il 31% di loro pensa di non recarsi alle urne né per il primo turno di domenica 23 aprile né per il ballottaggio del 7 maggio.
Sarebbe un’astensione da record, ma per il secondo turno molto dipenderà da chi saranno i due sfidanti.
Ma a mezzogiorno l’affluenza è stata del 28,54%, in lieve aumento rispetto al 2012 (28,29%) al primo turno delle elezioni presidenziali in Francia. La Francia vota in un clima senza precedenti, con lo stato d’emergenza dopo l’assassinio di un agente di polizia nel cuore di Parigi, i servizi segreti in allarme e i seggi considerati obiettivi “vulnerabili”.
Un sondaggio belga dà avanti Macron e Le Pen
Emmanuel Macron sarebbe in testa con il 24%, Marine Le Pen seconda con il 22%: sono questi, secondo la Rtbf, il servizio radiotelevisivo pubblico belga, i primissimi risultati di un sondaggio non ufficiale effettuato a metà giornata all’uscita dalle urne francesi e ottenuto dalla stessa Rtbf, che lo pubblica in grande evidenza sul suo sito web (l’immagine è quella che pubblichiamo qui sopra).
Il candidato dei Républicains Francois Fillon, secondo questi primissimi dati, sarebbe terzo al 20,5% mentre Jean-Luc Mélenchon risulta quarto al 18%. Le indicazioni sono comunque da prendere con la massima prudenza, vista l’aleatorietà del metodo seguito e la forbice molto ristretta fra tutti e quattro i cnadidati principali..
I primi exit poll stasera alle 20
I primi exit-poll, saranno disponibili a partire dalle 20 nelle due giornate di votazione. Si voterà ovunque dalle 8 alle 20, senza la regola del passato che prevedeva la chiusura dei seggi dei centri più piccoli alle 18 e che ha reso possibili “fughe” di risultati in anticipo. Per candidarsi all’Eliseo occorreva presentare al Consiglio costituzionale una lista di 500 firme di “patrocinatori” (parlamentari, sindaci o consiglieri regionali).
Il sondaggio dopo l’ultimo attentato
Nell’unico sondaggio realizzato dopo l’attacco nell’avenue simbolo della République, Marine Le Pen guadagna un punto percentuale, resta seconda dietro Emmanuel Macron, ma distanzia Fillon e Mélenchon. Le Pen e Macron sono nella foto qui sopra.
L’indagine Odoxa-Le Point vede il leader di “En Marche!” al 24,5%, Le Pen al 23%, Fillon e Mélenchon entrambi al 19%.
Nel sondaggio, quali che siano al ballottaggio, Macron esce sempre vincitore, Le Pen sempre perdente.
Dopo l’ultimo assalto terrorista, Macron si è detto pronto a “proteggere i connazionali”. Mélenchon, leader della sinistra radicale, ha voluto mantenere il suo ultimo intervento nel Parco di Belleville di Parigi col leader di Podemos Pablo Iglesias.
Sui social ha scritto “Pensiero commosso per il poliziotto morto e per quelli feriti e le loro famiglie. Gli atti terroristici non saranno mai impuniti”. Solidarietà anche dal socialista Benoit Hamon. L’estate scorsa, l’ex procuratore antiterrorismo, Marc Trévidic, aveva previsto un campagna di sangue durante la corsa per l’Eliseo: “Sarà un anno spaventoso, per l’Isis la tentazione di colpirci sarà fortissima”. Parigi, alla vigilia del voto, si presenta come una capitale blindata.