
L'alimentazione gioca un ruolo importante contro infarto ictus - (consumatrici.it)
La cosa migliore da fare è consultare il proprio medico, che saprà fornire le linee guida più adatte alle proprie esigenze di salute
Sottoporsi regolarmente agli esami del sangue è un passaggio essenziale per tenere sotto controllo il proprio stato di salute e identificare eventuali anomalie prima che diventino problematiche. Tra i parametri più frequentemente analizzati figurano la glicemia e il colesterolo, valori fondamentali per prevenire condizioni come il diabete e le malattie cardiovascolari.
Tuttavia, per ottenere risultati affidabili, è fondamentale adottare alcune precauzioni nella preparazione all’esame. Vediamo quali sono gli errori più comuni da evitare prima del prelievo.
Infarto e ictus: gli alimenti sconsigliati
Per una misurazione accurata dei livelli di glucosio nel sangue, è necessario presentarsi al prelievo a digiuno da almeno otto ore. L’unico liquido consentito durante questo periodo è l’acqua, che aiuta a prevenire disagi come il mal di testa e garantisce un prelievo più agevole.

Riguardo agli alimenti da evitare il giorno precedente, una dieta equilibrata che comprenda frutta, verdura, cereali integrali e grassi sani non crea particolari problemi. Tuttavia, è consigliabile limitare il consumo di cibi ad alto contenuto di zuccheri semplici, come dolci e bevande zuccherate, poiché potrebbero influenzare i livelli di glicemia. Nonostante ciò, un’eccezione occasionale, come una pizza o un dessert consumati in compagnia, non compromette significativamente il risultato dell’esame.
Oltre alle abitudini alimentari, esistono altri fattori che possono alterare i valori glicemici. Ad esempio, fumare entro una o due ore prima del prelievo può causare un innalzamento temporaneo del glucosio nel sangue, falsando i risultati dell’analisi.
Il colesterolo, a differenza di quanto spesso si pensa, non è direttamente collegato alla forma fisica e può dipendere anche da fattori genetici. Livelli elevati di colesterolo LDL ossidato rappresentano un fattore di rischio per la salute cardiovascolare, rendendo cruciale il monitoraggio attraverso le analisi del sangue.
Per ottenere valori attendibili, è importante evitare pasti particolarmente abbondanti e ricchi di zuccheri la sera precedente l’esame, soprattutto se vengono misurati anche i trigliceridi. Questi ultimi, infatti, subiscono una forte influenza dalla dieta e vengono metabolizzati nell’arco di circa dodici ore.
Un aspetto dibattuto riguarda la necessità di digiunare prima del test del colesterolo. Uno studio pubblicato nel 2012 sulla rivista Archives of Internal Medicine, basato su dati di oltre 209.000 persone, ha evidenziato che la durata del digiuno pre-prelievo ha un impatto limitato sui livelli di lipidi nel sangue. Solo in casi particolari, come in soggetti con trigliceridi superiori ai 400 mg/dl, è consigliato un digiuno preventivo per misurare con precisione il colesterolo LDL.