
Quali sono gli spaghetti da evitare - (consumatrici.it)
Investire in spaghetti di buona qualità significa prendersi cura del proprio corpo e del proprio palato. Ecco quali evitare
Quando si parla di spaghetti, non possiamo non pensare alla cultura gastronomica italiana che li circonda. Già nella celebre scena di “Miseria e Nobiltà”, Totò ci mostra quanto possa essere irresistibile un piatto di spaghetti, tirando fuori dalla tasca una porzione fumante e mangiandola con voracità. Questo piatto iconico rappresenta una tradizione culinaria che unisce famiglie e amici, ma la qualità degli spaghetti che scegliamo di portare in tavola non è sempre garantita. Spesso, la fretta ci porta a prendere il primo pacco disponibile sugli scaffali del supermercato senza considerare le differenze tra i vari prodotti.
Gli spaghetti sono considerati un alimento base nella dieta italiana, ma non tutti gli spaghetti sono uguali. La qualità della pasta può influenzare notevolmente il risultato finale del piatto. Esistono spaghetti che ci regalano un’esperienza culinaria straordinaria e altri che, al contrario, possono trasformarsi in una delusione. Alcuni spaghetti mantengono la giusta consistenza “al dente” anche dopo una cottura prolungata, mentre altri diventano una massa appiccicosa in pochi minuti. Queste differenze dipendono principalmente dagli ingredienti e dai metodi di lavorazione.
Le marche da evitare
Quando si tratta di acquistare spaghetti, è fondamentale sapere quali segnali d’allarme cercare. Ecco alcuni indicatori di bassa qualità:

- Tipo di farina: Se sulla confezione leggi “farina di grano” senza ulteriori specificazioni, è probabile che si tratti di un prodotto scadente. Opta per spaghetti realizzati con semola di grano duro 100% italiano.
- Ingredienti aggiuntivi: Evita prodotti con zuccheri o conservanti. Controlla sempre l’etichetta.
- Data di scadenza: Se la pasta ha una scadenza che supera i 6-7 anni, potrebbe essere stata trattata con conservanti.
- Aspetto e consistenza: Gli spaghetti di buona qualità hanno un colore dorato naturale. Se sono eccessivamente bianchi o trasparenti, potrebbero essere stati trattati in modo industriale.
Dopo aver identificato i segnali da evitare, è importante sapere come riconoscere un buon prodotto. Ecco alcuni aspetti da considerare:
- Trafilatura al bronzo: Questo metodo conferisce alla pasta una superficie più ruvida, migliorando l’adesione del sugo.
- Grano 100% italiano: Assicurati che la pasta non contenga miscele di grani esteri.
- Tecnica di essiccazione: Gli spaghetti essiccati lentamente a bassa temperatura mantengono i nutrienti e risultano più leggeri e digeribili.
Esaminando il mercato, ci sono alcune marche che frequentemente emergono come esempi di prodotti da evitare. Spesso, questi spaghetti presentano un sapore insipido e una consistenza poco appetibile. Alcuni marchi noti per la loro scarsa qualità includono quelli che si trovano frequentemente in offerte speciali nei supermercati, poiché puntano a un pubblico che cerca di risparmiare. È consigliabile informarsi e leggere le recensioni online prima di procedere all’acquisto.