
Polemico e addolorato addio, ieri sera, di Bianca Berlinguer nell’edizione delle 19 del Tg3, a conclusione di 7 anni di direzione.
“Sette anni fa – ha esordito a conclusione del Tg – quando ho assunto la direzione del Tg3 dissi in un editoriale che avrei voluto un Tg3 corsaro e evidentemente questo non poteva piacere a tutti”.
“Pressioni sgraziate e attacchi sguaiati”
Negli ultimi tempi non sono mancate pressioni sgraziate e attacchi sguaiati da settori importanti delle classi politiche, ma il Tg3 non ha perso la sua identità e gli auguro di rimanere saggio e irriverente come è sempre stato”.
“Prima di chiudere stasera, il mio saluto. Questa è stata la mia ultima conduzione. Sono entrata al Tg3 come redattrice da giovane e poi sono arrivata alla direzione sette anni fa”: ha detto la Berlinguer dopo aver fatto gli auguri al suo successore Luca Mazzà.
“Vivere senza il Tg3 non sarà facile – ha concluso -. Non sarà facile rinunciare al rapporto quotidiano con voi spettatori, alle critiche aspre, sempre fatte con intelligenza e sentimento, ma anche ai tanti apprezzamenti affettuosi. Non sarà facile fare a meno della tensione quotidiana, dell’entusiasmo e della voglia di raccontare la cronaca, le tragedie e la speranza”.
La “frecciata” finale di Bianca
Infine la frecciata: “Me ne vado con la malinconia tipica di ogni separazione dolorosa, ma anche con la soddisfazione per i riconoscimenti per il costante rispetto del pluralismo arrivate da tutte, ma proprio tutte le parti politiche”.
Nominati 4 nuovi direttori, le notizie del 3 agosto
È fatta. L’informazione Rai avrà 4 nuovi direttori. A maggioranza il Cda ha varato le nuove nomine: Ida Colucci alla direzione del Tg2, Luca Mazzà al Tg3 (entrambi nella foto di apertura), Andrea Montanari al Gr e Nicoletta Manzione a Rai Parlamento.
Il voto è avvenuto a maggioranza, con i 3 no di Carlo Freccero (il membro del Cda indicato dal M5S) e dei due consiglieri vicini al centro-destra Arturo Diaconale e Giancarlo Mazzuca. Tra i consiglieri della maggioranza, in particolare Rita Borioni (vicina a Matteo Orfini) e Franco Siddi, sono state espresse varie critiche e rilievi su tempi e metodi delle scelte del direttore generale Campo Dall’Orto, ma alla fine hanno votato a favore insieme a Guelfo Guelfi (vicino a Renzi), al centrista Paolo Messa, alla presidente Monica Maggioni e al consigliere indicato dal Tesoro Marco Fortis.
Il dibattito in Commissione di vigilanza
Scontro anche nella Commissione di Vigilanza. All’inizio della seduta della notte scorsa, circa le 22, il senatore Federico Fornaro della minoranza Pd ha proposto un ordine del giorno per invitare il dg e il cda a non procedere alle nomine. Ma – dopo polemiche e battibecchi – si è andati avanti lo stesso, perché – come ha detto il grillino Fico, presidente della Vigilanza, la “commissione non può entrare nel merito delle nomine”.
Gotor e Fornaro (Pd) si dimettono dalla Vigilanza
Non sono mancati i contraccolpi della discussione in Vigilanza. I senatori del Pd Miguel Gotor e Federico Fornaro del Pd si sono dimessi dalla Vigilanza Rai.
Le nomine “sono state fatte in modo non trasparente – dicono -, penalizzando competenze e professionalità interne, come ad esempio nel caso di una giornalista autorevole quale Bianca Berlinguer, senza che emergano un profilo e una visione di un moderno servizio pubblico”.
“Il Pd – aggiungono – non è nato per riprodurre i vizi del passato, ma per cambiare l’Italia e, convinti che un altro Pd sia possibile, ci dissociamo da uno stile e da un costume politico che non ci appartiene”.
Il “risarcimento” per Bianca Berlinguer
Secondo Il Corriere della Sera sia Bianca Berlinguer che l’ex direttore del Tg2 detronizzato per non rendere evidente che si voleva “colpire” solo l’ex direttrice del Tg3 saranno “risarciti”.
P”er i direttori di Tg2 e Tg3, Masi e Berlinguer – afferma Il Corriere – sono stati trovati nuovi spazi di approfondimento. All’ex direttrice del Tg3 sarà affidato uno spazio pomeridiano di approfondimento su Rai Tre, alle 18.30, dal lunedì al venerdì ideato con Michele Santoro e la sua Factory (ma il giornalista non comparirà in video), e dal prossimo febbraio una doppia seconda serata settimanale.
Con l’ex direttore del Tg2, Marcello Masi, i vertici di viale Mazzini avrebbero deciso per un suo inserimento nella squadra del direttore per l’offerta informativa, Carlo Verdelli”.
E vissero felice e contenti? Non si sa, perché potrebbe essere anche un ballon d’essay della dirigenza Rai, scottata dalla spaccatura e dalle critiche. Non risulta che sia stata consultata la Berlinguer. Il progetto sembra ancora fumoso. Staremo a vedere gli sviluppi.
In dirittura d’arrivo dalla mattina del 3 agosto
In dirittura d’arrivo le nuove nomine per l’informazione della tv pubblica. E non mancano le polemiche. Il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto, ha proposto ieri al consiglio di amministrazione Ida Colucci alla direzione del Tg2, Luca Mazzà al Tg3 (entrambi nella foto di apertura), Andrea Montanari al Gr e Nicoletta Manzione a Rai Parlamento.
Nessun incarico per Bianca Berlinguer
Fuori da ogni incarico Bianca Berlinguer (nella foto qui sopra) che per 7 anni ha diretto con buoni risultati il Tg3 e che è stata lasciata senza incarico, pare perché non è convintamente renziana.
Così la tv pubblica crea quei “disoccupati di lusso”, di cui poi ci si lamenta.
Ovvia, quanto interessata, la battuta di Enrico Mentana, direttore del Tg de La7, per il quale “la politica si conferma il vero editore di Viale Mazzini, nonostante i proclami”.
Stamattina il Cda
Il cda è convocato per stamattina alle 10.30 e contiene all’ordine del giorno ‘pareri obbligatori su nomine direttori’.
Il Movimento 5Stelle, che presiede la Commissione parlamentare di vigilanza, ha già espresso la sua contrarietà, mentre – come mostra il video – non mancano le battute polemiche di Brunetta del Pdl.