
Cosa ha detto la Corte ssu voli acquistati in agenzia - consumatrici.it
Con il rafforzamento dei diritti dei passeggeri e l’adeguamento della normativa, si auspica una maggiore protezione per i viaggiatori.
Una recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, emessa all’inizio di marzo 2025, ha portato a una significativa novità per i viaggiatori che acquistano voli tramite agenzie o tour operator.
Questa decisione chiarisce che, anche se un volo è parte di un pacchetto turistico comprato da un soggetto terzo, il passeggero ha diritto al rimborso in caso di ritardi prolungati o cancellazioni. Questo è un passo importante per garantire i diritti dei consumatori nel settore del trasporto aereo.
La carta d’imbarco come prova di prenotazione
La Corte ha stabilito che la carta d’imbarco è un documento sufficiente a dimostrare la prenotazione di un volo, indipendentemente dal fatto che il passeggero abbia pagato direttamente il biglietto aereo. Questo chiarimento è cruciale, poiché elimina un possibile alibi da parte delle compagnie aeree, che in passato potevano negare il rimborso sostenendo che il viaggiatore non fosse il diretto acquirente. La sentenza rafforza il principio stabilito dal Regolamento UE 261/2004, il quale tutela i diritti dei passeggeri in caso di disservizi, come ritardi, cancellazioni o negato imbarco.
Pertanto, anche per coloro che viaggiano con pacchetti turistici, il diritto alla compensazione è garantito. Questo significa che i viaggiatori non devono più temere di essere esclusi dai diritti di rimborso semplicemente perché il loro biglietto è stato acquistato tramite un’agenzia.
Come funziona il rimborso per il biglietto
Tradizionalmente, in caso di problemi con un pacchetto turistico, la normativa europea, recepita in Italia dal Codice del Turismo, richiede che il consumatore si rivolga all’organizzatore del viaggio. In caso di cancellazione o ritardo del volo, ciò implica che il passeggero debba richiedere il rimborso all’agenzia, la quale a sua volta dovrebbe rivalersi sulla compagnia aerea.

Tuttavia, la recente sentenza della Corte UE ha aperto una nuova possibilità: i passeggeri possono ora agire direttamente contro la compagnia aerea se il problema riguarda esclusivamente il volo.
Federico Lucarelli, consulente legale di Fiavet Confcommercio, ha descritto questa opzione come una “corsia preferenziale” per i viaggiatori. Evitando la catena di responsabilità che spesso porta a lungaggini e rimpalli tra agenzia e compagnia aerea, i passeggeri possono ottenere più rapidamente i rimborsi a cui hanno diritto.
In sintesi, ciò che cambia per i viaggiatori è che il diritto alla compensazione è adesso valido anche per i voli acquistati all’interno di pacchetti turistici. La carta d’imbarco, pertanto, diventa un documento essenziale, in grado di attestare la prenotazione confermata e di facilitare il processo di rimborso.
Il nodo irrisolto dei fondi di garanzia delle compagnie
Nonostante i progressi nella protezione dei diritti dei passeggeri, rimane aperto il dibattito sulla necessità di introdurre un fondo di garanzia obbligatorio per le compagnie aeree, simile a quello già previsto per gli operatori turistici. Questa proposta è sostenuta da diverse associazioni del settore, che ne sottolineano l’importanza per garantire una maggiore tempestività nei rimborsi e per alleggerire la pressione sugli organizzatori di viaggi.
In parallelo, la Commissione Europea sta discutendo la revisione della Direttiva sui pacchetti turistici, con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra la tutela dei consumatori e la sostenibilità economica per le piccole e medie imprese del settore. Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha recentemente dichiarato di essere al lavoro per una sintesi che possa proteggere sia i viaggiatori che il tessuto imprenditoriale italiano, rispondendo così alle preoccupazioni espresse in Parlamento riguardo agli emendamenti proposti.
Questo scenario in evoluzione potrebbe avere un impatto significativo sulla modalità con cui i viaggiatori gestiscono le loro prenotazioni e i relativi diritti, rendendo il processo di rimborso più diretto e accessibile. Con il rafforzamento dei diritti dei passeggeri e l’adeguamento della normativa, si auspica una maggiore protezione per i viaggiatori in tutta Europa.